GP di Spagna: tutto da rifare per la Ferrari

Il GP di Spagna, la sesta prova del Mondiale di F1 che si è svolta domenica 22 maggio sul circuito di Montmelò, è stato vinto da Max Verstappen con la Red Bull dopo il ritiro per un guasto di Charles Leclerc, che aveva dominato con la Ferrari fino al 27° giro. Ottima la prova del pilota monegasco malgrado l’inaffidabilità della sua F1-75. Verstappen ha approfittato della sfortuna del rivale per portarsi a +6 in testa al campionato – 52 punti recuperati nelle ultime quattro tappe. E sì che l’olandese aveva avuto problemi tecnici per tutta la gara, non potendo quasi usare l’ala mobile della sua monoposto.

Grazie al messicano Sergio Perez, arrivato secondo e ora terzo nel Mondiale, la Red Bull ha agguantato la seconda doppietta stagionale dopo Imola e ha preso il largo anche nella classifica costruttori dove è ora al primo posto con 195 punti, +26 dal Cavallino Rampante. A completare il podio è stato il britannico George Russell, che ha riportato la Mercedes nelle zone alte della graduatoria – terza con 120 punti. Bravo anche il sette volte iridato Hamilton a rimontare dall’ultimo posto al quinto, dietro un mediocre Carlos Sainz, nonostante il contatto iniziale con la Haas di Magnussen.

La Formula 1 tornerà domenica 29 maggio con la settima prova del campionato mondiale sulla pista di Montecarlo – il circuito cittadino più glamour e famoso al mondo, nonché “casa” Leclerc. Insieme a Spa e Silverstone, Montecarlo era già presente nel primo calendario F1 del 1950 e, rispetto alle altre due piste, è quella che ha subìto meno modifiche.

Il tracciato, che ha sempre avuto una lunghezza di 3 chilometri, si snoda tra gli edifici del centro ed è un percorso difficilissimo, con le sue 19 curve insidiose per 78 giri, la sede stradale stretta e il fondo asfaltato irregolare. I piloti sono chiamati a un numero di cambi di marcia superiore a qualsiasi altra gara del Mondiale e non possono commettere il minimo errore.

Essendo i sorpassi quasi impossibili, sarà decisiva la qualifica – sabato ore 16: guadagnare la pole position significherà avere in tasca metà della vittoria, il che promette bene per Leclerc che quest’anno ha già messo a segno 4 pole su 6 gare. Nel 2021 il pilota monegasco si era qualificato poleman, ma all’ultimo aveva dovuto rinunciare a correre per un problema al semiasse sinistro. Sul podio salirono 1° Verstappen (Red Bull), 2° Sainz (Ferrari) e 3° Norris (McLaren). Di Hamilton il giro veloce.

Per la Ferrari la posta in gioco è alta, anche perché nel XXI secolo sono state solo due le vittorie della Rossa nel Principato di Monaco, nel 2001 con Schumacher e nel 2017 con Vettel. Oltre a rimontare su Verstappen, un successo farebbe anche raggiungere al Cavallino il traguardo di 10 vittorie nella sua storia su questo circuito – dove il record come scuderia è della McLaren con 15 trio. Come diceva Enzo Ferrari? “L’auto da corsa perfetta è quella che si rompe un attimo dopo il traguardo”.

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