MotoGp del Giappone, vince Miller con la Ducati

E’ stato Jack Miller a regalare alla Ducati l’undicesima vittoria della stagione, tagliando solitario il traguardo del MotoGP del Giappone, domenica 25 settembre. L’australiano non vinceva da Le Mans 2021. Con lui sul podio sono saliti Brad Binder, arrivato secondo con la Ktm, e Jorge Martin, terzo con l’altra Ducati.

Colpo di scena per i duellanti Francesco Bagnaia e Fabio Quartararo, che partivano entrambi dietro. Pecco è caduto in un sorpasso, perdendo la possibilità di accorciare la distanza dalla vetta del Mondiale: adesso per lui le cose si complicano. E sì che l’asfalto giapponese era favorevole alla Ducati e che con il secondo posto di Aragon il piemontese si era portato a soli 10 punti da El Diablo! Il francese della Yamaha è arrivato ottavo e resta al comando della classifica piloti ora a +18 punti dal rivale. Al terzo posto, a -7 punti da Bagnaia, incalza Aleix Espargarò dell’Aprilia. Le ultime gare saranno incandescenti, con tre piloti raccolti in appena 25 punti.

Sul circuito di Motegi hanno completato la top ten Marc Marquez, arrivato 4° con la Honda, Miguel Oliveira 5° con la Ktm, Luca Marini 6° (Ducati), Maverick Viñales 7° (Aprilia), Enea Bastianini del Team Gresini Ducati, che ha chiuso 9° dietro a Quartararo, e Marco Bezzecchi 10° (Ducati). La casa motociclistica di Borgo Panigale è salda in testa alla classifica costruttori con 371 punti, a +145 dall’Aprilia e +150 dalla Yamaha.

Mancano soltanto 4 appuntamenti alla fine del Motomondiale: il prossimo sarà il 2 ottobre in Thailandia sul circuito stretto e movimentato di Buriram, di nuovo in calendario dopo le due edizioni vinte da Marc Marquez nel 2018 e 2019 e le due cancellate nel 2020 e 2021 causa pandemia.

Nota anche come Chang International Circuit, la pista, progettata da Tilke, è lunga 4,554 km per circa 12 m di larghezza e presenta 12 curve e 3 rettilinei – di cui il principale è lungo circa un chilometro e consente di sfondare il muro dei 330 km/h. Uno degli aspetti più ostici è senza dubbio il clima, con temperature elevate e un alto tasso di umidità.

In Giappone è atteso il ritorno di Danilo Petrucci che, ad un anno dal termine della sua esperienza con la Ktm, ha firmato un accordo per un solo GP con la Suzuki, dove prenderà il posto di Joan Mir, ancora fermo per infortunio.

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