Lo sciopero degli sceneggiatori e il suo impatto sulle serie TV

Lo sciopero indetto dalla Writers Guild of America, organizzazione che riunisce i due sindacati più attivi degli Stati Uniti sta avendo serie ripercussioni sull’uscita di alcune serie tv. La decisione è dovuta al mancato accordo per il rinnovo del contratto collettivo con la AMPTP, la sigla che rappresenta i nove maggiori studi di Hollywood. Gli sceneggiatori vogliono retribuzioni che riflettano il loro apporto reale al successo delle produzioni e protezioni contro minacce sempre più concrete come l’Intelligenza Artificiale.

Stranger Things per esempio è attualmente interrotta. La produzione della quinta, e ultima, stagione era iniziata da poco. Su Twitter gli ideatori e produttori Matt e Ross Duffer hanno ribadito che “anche se siamo entusiasti di avviare la produzione con i nostri fantastici cast e troupe, non è possibile durante questo sciopero. Speriamo venga raggiunto presto un accordo equo così da poter tornare tutti al lavoro”. Anche la serie kolossal di Amazon Prime “Gli anelli del potere” risente dello sciopero: la sceneggiatura era già completa e le riprese sono iniziate nel Regno Unito ma proseguiranno senza gli showrunner J.D. Payne e Patrick McKay, in sciopero,

Le riprese della quarta stagione di Evil, Paramount+, sono state interrotte da un picchetto di scioperanti e al momento non si sa quando riprenderanno. Stessa storia per Billions e Hacks: la produzione Showtime è stata rallentata da picchetti e i membri del cast e della troupe non hanno voluto forzare l’ingresso negli studios mentre la terza stagione della serie prodotta dalla Max è bloccata per l’assenza degli showrunner Paul W. Downs, Lucia Aniello e Jen Statsky. Invece non risente dello sciopero House of the Dragon. La sceneggiatura della seconda stagione della serie targata HBO era già completa e le riprese continueranno in Regno Unito senza interruzioni.

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