Verso i concerti “phone-free”

Gli smartphone ai concerti sono sempre più invadenti. Spesso cantanti e band invece di ammirare i propri fan devono interagire con una massa di schermi, che coprono volti ed emozioni. Per risolvere un problema che sta rovinando le esperienze di musica dal vivo anche a una fetta sempre più crescente di pubblico molte rockstar e band stanno scegliendo di vietare smartphone e strumenti digitali durante i propri show. La scelta di concerti “phone-free” è già stata adottata da Alicia Keys, John Mayer, Guns’N Roses, Bob Dylan.

L’idea che rende possibile tutto ciò è della start-up californiana Yondr, fondata da Graham Dugoni nel 2014. In pratica si tratta di una custodia, consegnata a ogni partecipante al concerto al momento di varcare i cancelli di ingresso. Bisogna inserirvi lo smartphone e la custodia viene sigillata. Il device resta così in mano al proprietario ma non può usarlo. Per necessità si possono raggiungere delle specifiche aree dove è possibile rispondere a chiamate e messaggi urgenti.

Il servizio di Yondr sembra destinato a non fermarsi solo ai concerti: uno dei campi più interessanti per applicarlo è la scuola. Sul sito della startup infatti si dice che già un milione di studenti americani ha scelto di usare il servizio per evitare di distrarsi in classe o studiando.

Foto di Gian Cescon su Unsplash

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