Italia patria dei pelati: siamo i secondi al mondo per calvizie

Quasi un uomo italiano su due è calvo o in procinto di diventarlo. L’Italia si trova al secondo posto mondiale per la percentuale di uomini calvi, con il 44,37% della popolazione maschile affetta da perdita di capelli. Lo rivela una ricerca condotta da Medihair. Questo posiziona l’Italia appena sotto la Spagna, che guida la classifica globale con il 44,50% di uomini calvi, seguita dalla Francia al terzo posto con il 44,25%. Negli Stati Uniti, il quarto paese più calvo al mondo, la percentuale scende al 42,68%.

L’analisi si basa su 4.284 persone in tutto il mondo e rivela che l’Europa e il Nord America rappresentano la metà dei 47 Paesi con alti tassi di calvizie. Tuttavia, la perdita di capelli non è limitata solo a queste regioni, ma si estende anche in Sud America, Medio Oriente, Asia e Africa.

Le ragioni della prevalenza della calvizie in Occidente includono fattori genetici: i caucasici infatti mostrano una predisposizione maggiore, e la dieta alimentare, spesso ricca di carne ma carente di nutrienti cruciali come le vitamine B12 e D, incide parecchio. Anche stile di vita occidentale, caratterizzato da elevati livelli di stress, abitudini sedentarie e una limitata esposizione alla luce solare, certamente non aiuta a contrastare la perdita di capelli.

Inoltre, l’età media più avanzata nei Paesi occidentali può influenzare i tassi di calvizie, rispetto a popolazioni più giovani in altre parti del mondo.

Foto di Shivam Dewan su Unsplash

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