Fiat fa rimuovere gratis il tricolore dalla nuova Topolino “marocchina”
La Fiat ha invitato i proprietari della nuova Topolino a recarsi in concessionaria per rimuovere gratuitamente le bandierine italiane presenti sulla fiancata della microcar. Questo perché l’auto, prodotta in Marocco, non può presentare chiari riferimenti all’Italia. Lo scorso 15 maggio, 134 esemplari della Topolino elettrica sono stati sequestrati nel porto di Livorno dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane proprio a causa del piccolo Tricolore presente sulla carrozzeria.
Stellantis ha inviato una mail ai clienti della Topolino per invitarli a rimuovere le bandierine, considerate ingannevoli in quanto indicano una provenienza italiana non veritiera: “Gentile cliente, la informiamo di un’iniziativa che Fiat ha scelto di intraprendere nelle ultime settimane. Come avrà notato, sulla sua Topolino ci sono due piccoli adesivi rappresentanti la bandiera italiana sui lati, vicino alle portiere. Alla luce di taluni recenti equivoci, siamo a sua disposizione per rimuoverli a nostre spese. Per lei sarà sufficiente recarsi presso il suo riparatore autorizzato Fiat. Qualora avesse già venduto la sua vettura, la preghiamo di comunicarci nome e indirizzo del nuovo proprietario.”
La questione delle bandierine è solo l’ultima di una serie di controversie tra Stellantis e lo Stato italiano. Una polemica simile ha riguardato l’Alfa Romeo Milano, rinominata Junior dopo che il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, ha invocato la norma dell’Italian Sounding. Questa norma prevede che nessun prodotto possa avere un nome o caratteristiche che riportino all’Italia, se non viene prodotto nella Penisola. L’Alfa Romeo Milano, infatti, è costruita in Polonia, nella fabbrica di Tychy, dove viene assemblata anche la Fiat 600, che di recente ha visto rimuovere il Tricolore dal paraurti posteriore.
Foto di Matheus Ferrero su Unsplash