TikTok è “nicotina digitale”: l’ammissione dei dirigenti di Bytedance
Un recente leak ha rivelato che i dirigenti di TikTok sono a conoscenza dei rischi e degli effetti negativi che l’app potrebbe avere sui più giovani. La scoperta è stata fatta grazie a Kentucky Public Radio, che ha potuto accedere a 30 pagine di documenti interni, rese pubbliche per errore da un tribunale del Kentucky. Tali documenti indicano che ByteDance, la società madre di TikTok, conosceva i potenziali effetti di dipendenza e i problemi di salute mentale che l’app può causare tra gli utenti giovani, pur non prendendo provvedimenti significativi per affrontare queste problematiche.
TikTok, di recente sotto accusa in 14 Stati americani, è stato definito dai pubblici ministeri del distretto di Columbia come una sorta di “nicotina digitale” per la sua capacità di generare forte dipendenza tra i giovanissimi. Tra le informazioni emerse, vi sono studi interni che dimostrano come l’uso compulsivo di TikTok possa compromettere le capacità analitiche, il pensiero critico e persino l’empatia, aumentando allo stesso tempo i livelli di ansia tra i giovani utenti.
Nonostante TikTok abbia introdotto un limite di utilizzo giornaliero di 60 minuti, secondo i dati interni questo meccanismo risulta inefficace: i giovani continuano a trascorrere in media oltre 107 minuti sull’app, con una riduzione minima di appena 1,5 minuti rispetto a prima dell’introduzione della limitazione. Secondo quanto riportato da Kentucky Public Radio, la vera priorità dietro queste restrizioni sarebbe migliorare l’immagine pubblica dell’azienda, piuttosto che affrontare realmente i problemi di salute mentale causati dall’app.
I documenti interni hanno anche confermato il fenomeno delle “rabbit holes”, un problema ampiamente noto che porta gli utenti verso contenuti sempre più estremi, instradati dall’algoritmo di TikTok. Gli studi mostrano come i giovani possano passare facilmente da contenuti innocui, come video di fitness, a contenuti potenzialmente pericolosi, ad esempio quelli che promuovono stili di vita malsani. Questo effetto, noto anche come “negative filter bubble”, contribuisce a creare vere e proprie bolle in cui gli utenti vengono isolati, esposti costantemente a messaggi estremi e spesso dannosi.
Oltre ai rischi psicologici, emergono anche problemi di sicurezza relativi alla moderazione dei contenuti. TikTok è a conoscenza di episodi in cui giovani utenti ricevono donazioni e regali da adulti per spogliarsi in live streaming, ma la piattaforma non sembra avere risorse sufficienti per controllare in modo efficace questi comportamenti.
Questi documenti offrono uno sguardo critico su TikTok, evidenziando la difficoltà di bilanciare il successo dell’app e la sua influenza sui giovani con una tutela effettiva del loro benessere psicologico e sicurezza.
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