MotoGP Malesia, Bagnaia vince e attende Valencia per il titolo iridato
Il MotoGP della Malesia è stato vinto da Pecco Bagnaia, che domenica 23 ottobre è salito sul podio davanti a Enea Bastianini del Team Ducati Gresini. Terzo Fabio Quartararo: la partita tra il francese della Yamaha e il piemontese si giocherà ormai fino all’ultimo round, il GP di Valencia atteso il prossimo 6 novembre, dove a Pecco – adesso a +23 punti sul rivale – basterà un semplice 14° posto per conquistare il titolo iridato.
Molto più aperta resta la lotta per il terzo posto nel Mondiale, con Aleix Espargarò (Aprilia) che ha un solo punto di vantaggio su Bastianini. Nei Costruttori, invece, la Ducati è già aritmeticamente la vincitrice fin dal GP di Aragon e si trova a +184 sull’Aprilia. In Malesia la scuderia di Borgo Panigale ha portato a casa anche il titolo dei Team.
In una gara all’asciutto sul circuito di Sepang, Bagnaia è stato protagonista di una grandiosa rimonta dalla nona alla prima posizione, ma anche Quartararo, partito dodicesimo, non è stato da meno e non ha mai mollato di un millimetro. Marco Bezzecchi (Ducati) è arrivato quarto alle spalle del Diablo, quinto Alex Rins con la Suzuki. Hanno chiuso la top ten Jack Miller (6° Ducati), Marc Marquez (7° Honda), Brad Binder (8° KTM), Johann Zarco (9° Ducati Prima Pramac) e Aleix Espargarò, 10° dopo la penalità di tre secondi assegnata a Franco Morbidelli per un sorpasso troppo duro all’ultimo giro.
Giornata amara per Viñales (Aprilia), che ha chiuso 16°, così come per Marini e Martin: l’italiano del team Mooney VR46 è stato costretto al ritiro per un problema tecnico, mentre lo spagnolo ha lanciato la sua Ducati sulla ghiaia al sesto giro quando si trovava primo in solitaria davanti a Bagnaia!
Cheste, vicino a Valencia, ospiterà come d’abitudine l’ultima gara del Motomondiale, che questa volta sarà anche quella decisiva. L’autodromo è intitolato alla memoria del campione Ricardo Tormo, scomparso a soli 46 anni nel 1998 proprio mentre l’impianto veniva completato. Il circuito è lungo 4 chilometri e presenta 14 curve, oltre a un rettilineo di 876 metri.
Pecco Bagnaia vi fu già vincitore nel 2021, quando sulla sua Desmosedici stabilì anche il tempo record di 1:31,042 in gara. Allora Quartararo era già campione: quest’anno i rapporti si presentano invertiti, ma non c’è dubbio che il francese darà del filo da torcere alla punta di diamante della Ducati e che certamente non gli spianerà la strada.