Bermuda, slip o boxer: guida ai costumi per l’estate 2023
Ogni estate ha le sue tendenze ma i costumi da bagno per gli uomini seguono regole auree che restano valide stagione dopo stagione. Sullo swimwear maschile la fisicità gioca un ruolo imprescindibile nella scelta di tagli e materiali, la funzionalità fa il resto.
Un primo bivio è tra costumi elasticizzati e non: i primi sono in nylon o microfibra, sono più avvolgenti e aderiscono come una seconda pelle al corpo mentre i secondi richiamano i classici boxer e pantaloncini. Gli elasticizzati chiamano libertà di movimento, nuotate lunghe, segni dell’abbronzatura non troppo marcati. I secondi invece non fanno risaltare troppo le forme e mettono in primo piano lo “stile”.
Negli ultimi anni quelli più trasversali a età e fisicità sono i boxer. Gambale attorno ai 40 cm, a metà tra bermuda e short. Lunghezza ecumenica e che sta bene davvero su tutti. Tinte unite o fantasie più estrose restano nel campo dei gusti personali mentre basta trovare la propria taglia, idealmente a metà coscia, e il gioco è fatto.
Per chi vuole giocare a fare il surfista ci sono i boardshort: bermuda da mare perfetti per chi cavalca le onde perché evitano attriti e abrasioni. Un discreto acceleratore di grinta e fasciano, a patto che il fisico ci supporti. Sono perfetti se tenuti a vita bassa e con addominali da mostrare mentre sproporzionano fisici più gracili o in carne. Inoltre impediscono all’abbronzatura di uniformarsi e ci mettono molto di più ad asciugarsi.
Gli slip sono i più complessi da portare: rischiano di degenerare in accuse di tamarraggine, instillare paura e paranoie nei più timidi o portare a sfottò e respingimenti negli individui più sicuri di sé. Al di là dell’aspetto psicologico questi indumenti dovrebbero essere riservati a piscine e passerelle. In spiaggia sono concessi, ma solamente se sobri e assolutamente mai trasparenti.
Foto di Joel Bengs su Unsplash