Crisi del gas: Volkswagen valuta lo spostamento della produzione
Le aziende cominciano a prepararsi al peggio in caso di tagli estremi alle forniture di gas russo. È il caso di Volkswagen, che starebbe predisponendo lo spostamento verso altri paesi europei delle attività produttive attualmente collocate in Germania, Repubblica Ceca e Slovacchia ovvero i paesi che stanno risentendo di più della crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina.
Il management della casa tedesca oltre a maggiori localizzazioni delle forniture e altre soluzioni tecniche pensa al trasferimento in paesi del Nord e del Sud Europa degli stabilimenti: a trarne beneficio potrebbero essere Spagna, Portogallo e Belgio. Si tratta infatti di stati dove il gruppo è già presente con propri impianti automobilistici e dove esistono già terminal per la rigassificazione del gas naturale liquefatto.
Il gruppo è preoccupato anche dei possibili effetti della crisi sui propri fornitori e per questo ha richiesto un intervento pubblico per contrastare “l’attuale boom incontrollato dei prezzi del gas e dell’elettricità. Altrimenti, le piccole e medie imprese, in particolare quelle ad alta intensità energetica, avranno grossi problemi e dovranno ridurre o fermare la produzione”.
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