Emissioni, i costruttori chiedono all’Ue di rinviare i nuovi requisiti

Il 2025 si avvicina e l’industria automobilistica europea affronta una crescente preoccupazione riguardo ai nuovi requisiti sulle emissioni di CO2. Le case automobilistiche dovranno ridurre le emissioni medie di anidride carbonica a meno di 94 g/km, rispetto ai 116 g/km del 2024, per evitare sanzioni pesanti. In questo contesto, l’Acea (l’associazione europea dei costruttori di automobili) ha chiesto un rinvio di due anni per l’applicazione delle nuove norme, sottolineando le difficoltà che il settore sta affrontando.

Le sanzioni previste sono severe: 95 euro per ogni grammo di CO2 in eccesso moltiplicato per il numero di veicoli venduti. Secondo Luca de Meo, CEO di Renault, senza un aumento significativo delle vendite di veicoli elettrici, l’industria potrebbe trovarsi a pagare fino a 15 miliardi di euro in multe o a ridurre la produzione di oltre 2,5 milioni di veicoli.

L’Acea ha sollevato l’allarme riguardo alla scarsa domanda di veicoli elettrici e alla concorrenza dei produttori stranieri, in particolare dalla Cina. Attualmente, le auto elettriche rappresentano meno del 15% del mercato totale, ben al di sotto del 20-22% necessario per rispettare le nuove norme.

Il problema principale, secondo l’associazione, risiede nella mancanza di infrastrutture di ricarica adeguate, di energia verde accessibile e di incentivi economici per l’acquisto di veicoli elettrici. L’Acea chiede quindi una revisione delle politiche sulla CO2 e una maggiore collaborazione tra politica, industria e società per facilitare una transizione più sostenibile.

Foto di Tim van der Kuip su Unsplash

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