Il nuovo direttore creativo di Chanel è Matthieu Blazy
Matthieu Blazy è stato recentemente nominato direttore artistico di Chanel, un annuncio che non ha solo segnato l’inizio di un nuovo capitolo per una delle maison più prestigiose al mondo, ma ha anche sottolineato il mutamento radicale che sta attraversando il mondo del lusso.
La notizia è stata diffusa attraverso un comunicato stampa sobrio, fedele allo stile minimalista della maison, ma ciò che sta per arrivare è tutt’altro che discreto: il quarantenne stilista franco-belga è destinato a portare Chanel in una nuova era, basata su un equilibrio tra tradizione e modernità.
Nato a Parigi e formatosi all’École de La Cambre di Bruxelles, Blazy è una figura singolare nel panorama della moda. La sua personalità discreta e il suo approccio rilassato, spesso indossando jeans e maglietta, lo allontanano dai toni più eccitabili o appariscenti di altri stilisti. Ma a differenza di molti altri, Blazy ha saputo emergere come un simbolo di lusso tranquillo e sobrio, capace di unire innovazione e rispetto per l’artigianato tradizionale.
La sua carriera ha visto un’importante tappa a Bottega Veneta, dove, dal 2021, ha ricoperto il ruolo di capo dello studio. Qui, Blazy ha saputo portare l’azienda a un successo clamoroso, facendola crescere in controtendenza rispetto a molti altri brand, con un aumento significativo dei ricavi, anche grazie alla sua capacità di bilanciare l’estetica del lusso tradizionale con un’innovazione discreta ma potente. La sua gestione delle collezioni, della scenografia delle sfilate e del layout delle boutique ha guadagnato l’approvazione universale, tanto da attirare l’attenzione di Chanel.
Questo giovane stilista, per certi versi in controtendenza rispetto ai protagonisti più visibili e chiacchierati della moda, rappresenta un approccio fresco e innovativo ma anche rispettoso dell’eredità storica della maison. La sua discrezione, la sua capacità di mettere al centro il prodotto, senza cadere nel culto della personalità, sembra essere esattamente ciò di cui Chanel ha bisogno per affrontare le sfide del futuro.
La sua nomina non è solo un passo nella carriera di Blazy, ma anche un segno dei cambiamenti in atto nell’industria del lusso. Chanel, che nel 2023 ha visto il suo fatturato avvicinarsi ai 20 miliardi di euro, sta cercando una nuova direzione che contempli l’eredità della maison senza rimanere ancorata al passato. Blazy ha la capacità di modernizzare il brand senza svilirne la tradizione. Il tweed, il tailleur, il famoso nero di Chanel non sono destinati a scomparire, ma a essere reinventati, adattandosi ai tempi senza perdere la loro identità.
Uno degli aspetti più affascinanti di Blazy è la sua attenzione alla creazione di oggetti di desiderio. Il suo lavoro non riguarda solo la creazione di abiti, ma anche la costruzione di un’immagine del lusso che parli al cuore dei consumatori. Questo approccio è stato evidente anche nella sua collaborazione con artisti e artigiani di diversa provenienza. Per esempio, ha invitato l’artista giapponese del vetro Ritsue Mishima e numerosi artigiani locali a partecipare a progetti che vanno oltre la moda. Anche quando il lusso sembra un po’ serioso, Blazy sa aggiungere un tocco di freschezza e ingenuità, come nella recente collaborazione con i discendenti di Richard Scarry, per una riedizione del “Grand Livre des Mots” in pelle intrecciata.
La sfida che lo attende a Chanel è enorme: la maison è un’icona globale, e il suo status richiede una gestione sapiente, che sappia coniugare il rispetto della tradizione con la necessità di evolvere. Tuttavia, se c’è qualcuno capace di navigare questa sfida, è proprio Matthieu Blazy. La sua visione creativa, il suo approccio innovativo e la sua dedizione al savoir-faire lo rendono pronto ad affrontare il cambiamento con sicurezza e a costruire un futuro solido per Chanel.
Foto di Kin Shing Lai su Unsplash