Northvolt in bancarotta: a picco il sogno delle batterie europee
Northvolt, il produttore svedese di batterie per veicoli elettrici, ha dichiarato bancarotta negli Stati Uniti, accedendo alla procedura di ristrutturazione del Chapter 11. Una notizia che segna un duro colpo per l’Europa, impegnata a competere con i giganti cinesi come CATL e BYD nella produzione di batterie. L’amministratore delegato, Peter Carlsson, ha annunciato le dimissioni.
Secondo i documenti depositati presso il tribunale di Houston, Northvolt dispone di una liquidità di soli 30 milioni di dollari, sufficiente per mantenere le operazioni per una settimana, a fronte di debiti per 5,8 miliardi di dollari. Per supportare il processo di bancarotta, l’azienda ha ottenuto un finanziamento iniziale di 100 milioni di dollari, parte di un pacchetto complessivo da 245 milioni.
Nonostante la crisi, le principali strutture operative in Svezia – Northvolt Ett e Northvolt Labs – continueranno a funzionare, mentre i progetti di espansione in Germania e Canada subiranno ritardi.
La bancarotta di Northvolt arriva in un momento delicato per l’industria delle batterie, mentre i consumatori favoriscono le auto ibride plug-in (PHEV) rispetto a quelle completamente elettriche (BEV). Nei primi sette mesi del 2024, le vendite globali di PHEV sono aumentate del 50%, mentre quelle di BEV sono cresciute solo dell’8%, secondo Bernstein.
Northvolt era considerata una promessa europea per sfidare il dominio asiatico nel settore delle batterie. La crisi evidenzia le difficoltà di competere in un mercato costoso e tecnologicamente complesso, spingendo i produttori automobilistici a rivedere le loro strategie. Aziende come Ford e Volvo stanno già riconsiderando i piani per l’elettrico, puntando su soluzioni ibride. Resta da vedere se Northvolt riuscirà a risollevarsi e quale direzione prenderà l’industria nel suo complesso.
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