Qualche consiglio per evitare, o ridurre, le code al casello

Viaggiare durante l’estate significa vacanze, gioia ma anche code e nervi tesi. Chi si sposta in questi giorni rischia di imbattersi nei famosi esodi da bollino nero. Per sottrarsi a queste agonie il metodo più pratico, non potendo usare i bolli autostradali come nei paesi civili, è solamente uno: il telepedaggio. Una volta sarebbe stato automatico dire Telepass ma oggi lungo gli oltre 7mila km di rete autostradale italiana gestiti da almeno 24 società diverse esiste anche il servizio di telepedaggio offerto da UnipolSai.

Il sistema di telepedaggio, precedentemente noto come Telepass, è stato ideato e introdotto da Autostrade, oggi Autostrade per l’Italia. Questo sistema si basa sull’utilizzo di un dispositivo di bordo chiamato transponder, che insieme a una ricevente al casello consente il pagamento elettronico a distanza del pedaggio. In passato, questo sistema rappresentava l’unico metodo disponibile per effettuare pagamenti elettronici al pedaggio, creando di fatto un monopolio.

Oggi il mercato è aperto ad altri operatori: ecco perché ai caselli ora i cartelli gialli recano la scritta “Telepedaggio” al posto di “Telepass”, insieme alla bandierina dell’Unione Europea. Questo indica che quella corsia è ora abilitata all’utilizzo di dispositivi diversi da quelli della società Telepass (che nel frattempo è uscita da Aspi ed è rimasta nella galassia di proprietà della famiglia Benetton).

Eppure al giorno d’oggi l’unico altro operatore disponibile, in attesa dell’arrivo di altri annunciati, è UnipolMove, che fa parte del gruppo assicurativo UnipolSai. Questo sistema è utilizzabile su quasi tutta la rete autostradale nazionale a pagamento.

Se proprio non si vuole pagare il canone per il telepedaggio resta l’opzione “Carte”. Una volta anche in questo caso c’era solamente la celebre Viacard, prepagata o con addebito sul conto corrente, emessa da Autostrade e utilizzabile nelle corsie riservate a questo sistema di pagamento. Oggi anche questo monopolio è finito: la Viacard esiste ancora ma ora i caselli accettano praticamente tutte le più comuni carte di debito o credito. Ed è sempre più diffuso il contactless. I tempi di attesa in queste corsie sono più lunghi rispetto al telepedaggio ma sono comunque più ragionevoli rispetto a quelli delle corsie dove ancora ci si ostina a pagare con i contanti.

Foto di Irina Blok su Unsplash

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