Ciclismo, Pogacar monumentale, poker al Lombardia come Coppi

Tadej Pogacar ha scritto un’altra pagina di storia del ciclismo mondiale, conquistando la sua quarta vittoria consecutiva al Giro di Lombardia. Lo sloveno della UAE Emirates ha dominato l’edizione numero 118 della “Classica delle Foglie Morte” con una fuga strepitosa di 48,4 chilometri, che ha lasciato gli avversari senza possibilità di replica. A Como, Pogacar ha tagliato il traguardo con distacchi impressionanti: 3’16” sul due volte campione olimpico Remco Evenepoel e 4’30” sull’italiano Giulio Ciccone.

Con questa vittoria, Pogacar entra di diritto nella leggenda, emulando Fausto Coppi, che nel 1949 chiuse una stagione mitica con il suo quarto Lombardia consecutivo. Proprio come il Campionissimo, Pogacar ha sigillato una stagione incredibile, fatta di trionfi in ogni gara a cui ha partecipato, con l’eccezione di poche occasioni come la Milano-Sanremo, dove è arrivato terzo.

La sua impresa si è realizzata sulla Colma di Sormano, la salita iconica di 13 chilometri che si affaccia sul lago di Como. Pogacar è partito a 6,5 chilometri dalla vetta, distanziando tutti i suoi rivali, compreso Evenepoel, che ha provato a inseguirlo senza successo. Il vantaggio dello sloveno è aumentato costantemente, fino a diventare incolmabile. La discesa verso Como è stata una cavalcata solitaria, segno di una superiorità netta e incontestabile.

La vittoria al Lombardia corona una stagione straordinaria per Pogacar, che ha collezionato 25 successi in 57 giorni di gara. Tra i suoi trionfi del 2024 spiccano il Giro d’Italia al debutto, il suo terzo Tour de France e classiche di prestigio come la Liegi-Bastogne-Liegi e la Strade Bianche. Il paragone con Eddy Merckx, il “Cannibale” del ciclismo, appare sempre più calzante: come Merckx nel 1972, Pogacar è riuscito a vincere sia Giro che Tour, oltre a tre classiche monumento e numerose altre gare.

Alle sue spalle, Remco Evenepoel ha dato prova di grande orgoglio e dignità. Il belga, due volte campione olimpico, ha tentato un disperato inseguimento nella discesa dalla Colma, ma il distacco da Pogacar è aumentato a ogni chilometro. Alla fine, Evenepoel ha concluso a oltre tre minuti dal vincitore, dimostrando comunque un coraggio ammirevole. Anche Giulio Ciccone, terzo al traguardo, ha mostrato una buona forma, ma nulla ha potuto contro la superiorità dello sloveno.

 

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